Ce l'ho fatta, pare. Sono sopravvissuta (malconcia, ma viva) anche a questo Salone del Gusto (e Terra Madre), il terzo della mia vita e il primo da espositrice. Anzi, da espositrice/visitatrice/giornalista, il che vuol dire fatica tripla anche senza fare niente di particolare. Manco fossi WonderWoman (e senza cabina telefonica) ho passato 5 giorni a fare avanti e indietro a velocita' supersonica tra lo stand di Birra del Borgo, la Piazza della Pizza e i tantissimi stand presenti, a salutare amici vecchi e nuovi, assaggiare e fare acquisti. La cosa piu' bella, senza retorica, e' stato incontrare tantissimi amici, alcuni praticamente certi e altri del tutto inattesi. La cosa piu' brutta e' stata aver vissuto pochissimo Torino - nonostante alcune temerarie uscite serali - una citta;' che mi ha sempre affascinato e dove in un lontano passato avrei voluto vivere. Altra cosa piuttosto seccante, capitare al Salone - e per di piu' in uno stand di birra artigianale! - nel mio periodo di disintossicazione dal glutine. Quindi, niente birra e niente pizza, sotto gli occhi sconcertati di quelli che mi hanno visto seguire almeno 6 seminari sulla pizza senza assaggiarne nemmeno una!
Assaggi, viaggi e pensieri di una giornalista gastronomica / Tastings, travels and thoughts of a food writer
mercoledì 31 ottobre 2012
Torino dentro e fuori il Salone del Gusto
Ce l'ho fatta, pare. Sono sopravvissuta (malconcia, ma viva) anche a questo Salone del Gusto (e Terra Madre), il terzo della mia vita e il primo da espositrice. Anzi, da espositrice/visitatrice/giornalista, il che vuol dire fatica tripla anche senza fare niente di particolare. Manco fossi WonderWoman (e senza cabina telefonica) ho passato 5 giorni a fare avanti e indietro a velocita' supersonica tra lo stand di Birra del Borgo, la Piazza della Pizza e i tantissimi stand presenti, a salutare amici vecchi e nuovi, assaggiare e fare acquisti. La cosa piu' bella, senza retorica, e' stato incontrare tantissimi amici, alcuni praticamente certi e altri del tutto inattesi. La cosa piu' brutta e' stata aver vissuto pochissimo Torino - nonostante alcune temerarie uscite serali - una citta;' che mi ha sempre affascinato e dove in un lontano passato avrei voluto vivere. Altra cosa piuttosto seccante, capitare al Salone - e per di piu' in uno stand di birra artigianale! - nel mio periodo di disintossicazione dal glutine. Quindi, niente birra e niente pizza, sotto gli occhi sconcertati di quelli che mi hanno visto seguire almeno 6 seminari sulla pizza senza assaggiarne nemmeno una!
Etichette:
Salone del Gusto,
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Torino
Ubicazione:
Torino, Italia
domenica 7 ottobre 2012
Rosti, uno dei motivi per cui potrei trasferirmi al Pigneto
Ok lo ammetto. Chiamatemi pure radical-chic, ma a me il Pigneto piace. Da anni, senza nessuna motivazione logica - soprattutto per me che pur di non spostarmi dal mio quartiere costringo gli amici a venire solo ai cinema sotto casa - ci vado abbastanza spesso per un caffe' con gli amici che vivono li', per il parrucchiere (ci sarebbe anche a Monti, ma qui e' diverso), per l'aperitivo informale, per la cena. Ma a farmici andare per tre volte nel giro di poche settimane ci e' riuscito solo Rosti!
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